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I benefici della farina integrale di Anna Laurenti

I benefici della farina integrale di Anna Laurenti

I benefici della farina integrale

Sentiamo spesso parlare dei benefici della farina integrale rispetto la farina bianca, ma, prima di entrare nel vivo dell’argomento, facciamo un po’ di chiarezza riguardo ai tipi di farina che generalmente troviamo in commercio.

La farina bianca di tipo “00”, che tutti conosciamo e utilizziamo, altro non è che il frutto di un processo industriale chiamato “raffinazione” nel quale i chicchi di grano vengono macinati da specifici macchinari e privati del germe, ovvero il cuore nutritivo contenente aminoacidi, acidi grassi, sali minerali, vitamine del gruppo B, vitamine E, e della crusca, la parte più esterna particolarmente ricca di fibre. Attraverso questo procedimento si ottiene una farina molto setosa e leggera, ma decisamente povera di elementi nutritivi e troppo ricca di zuccheri. Come tutti i prodotti raffinati, il suo uso abituale comporta un aumento del tasso di glicemia e un maggior accumulo di grassi depositati nel nostro organismo.

I due principali vantaggi di questa farina, motivo per cui viene largamente utilizzata dalle industrie alimentari, sono la capacità di rendere i prodotti da forno particolarmente soffici e un maggior tempo di conservazione rispetto alle farine integrali.

La farina di tipo “0” è invece leggermente meno raffinata della precedente ma è comunque priva di gran parte dei suoi principi nutritivi.

Segue poi la farina di tipo 1, ancora meno raffinata delle due precedenti, contiene un maggior quantitativo di crusca e di germe di grano che, essendo ricchi di fibre, sali minerali e vitamine, ne incrementano notevolmente il valore nutritivo e la digeribilità.

La farina di tipo 2, conosciuta anche come farina “semi-integrale” è una farina caratterizzata da granuli di grosse dimensioni e un maggiore quantitativo di componenti fibrose e germe del seme rispetto alle precedenti. E’ una farina con ottime caratteristiche nutrizionali ed è più facile da lavorare rispetto alla farina integrale, rappresentando un buon compromesso per una panificazione naturale.

Infine troviamo la farina integrale che è senz’altro la migliore a livello nutrizionale, specialmente se macinata a pietra, poiché le macine lavorando a bassa velocità non surriscaldano la farina, lasciando intatte tutti principi nutritivi. La farina integrale contiene l’intero chicco in tutte le sue parti, amido, crusca e germe del grano ed è per questo un alimento completo.

Attenzione però al prodotto che acquistiamo: La maggior parte della farina e dei prodotti integrali in commercio è costituito in realtà da farina di tipo 0 a cui viene aggiunto un quantitativo minimo di crusca già raffinata in precedenza, quindi priva di sostanze nutritive. Si tratta, perciò, di prodotti doppiamente processati ma venduti come più salutari.

I benefici delle farine integrali

Consumare alimenti a base di cereali integrali, significa godere di svariati benefici, che al contrario, la farina super raffinata di tipo 00, non potrà mai offrire, eccoli di seguito:

  • Riduzione del rischio cardiovascolare e dell’arteriosclerosi: le persone che svolgono uno stile di vita sano, con una dieta a basso contenuto di grassi e assumono giornalmente tre o più porzioni di alimenti integrali, hanno fino al 30% di possibilità in meno di contrarre eventi cardiovascolari rispetto a chi ne assume quantità inferiori.
  • Contrasto di sovrappeso e obesità: sviluppare l’obesità è molto meno probabile per le persone con un maggiore apporto di fibra dietetica. Grazie all’elevato contenuto di fibre, diminuisce il controllo dell’appetito e aumentando il senso di sazietà. Al contrario invece, un aumento del consumo di carboidrati non integrali, è correlato ad un aumento di obesità e diabete.
  • Riduzione del rischio diabete: grazie alla fibra, un elevato apporto di cereali integrali ha un effetto protettivo nei confronti del diabete di tipo 2.
  • Azione lassativa: le fibre contenute nella farina integrale favoriscono la peristalsi intestinale e la regolarizzazione delle evacuazioni fecali, prevenendo la stipsi, le emorroidi, le ragadi, i tumori e molte altre patologie o problematiche intestinali.
  • Azione sul sistema immunitario: le fibre hanno una funzione prebiotica alimentando la flora batterica intestinale favorendo la produzione della barriera immunitaria intestinale.
  • Le farine integrali sono ricche di vitamine del gruppo B, di vitamina A, di magnesio, calcio, ferro e selenio; costituiscono inoltre fonte di acidi grassi essenziali omega-3.

Svantaggi delle farine integrali

Tuttavia le farine integrali presentano anche alcuni svantaggi:

  • Tendono a deperirsi facilmente a causa dell’irrancidimento dei grassi polinsaturi che essa contiene;
  • Un eccessivo consumo di fibra comporta inoltre un eccesso di “fitati” sostanze che possono ostacolare l’assorbimento di alcuni minerali tra cui il calcio e lo zinco;
  • In caso di colon irritabile e malattie intestinali è sconsigliato il consumo di farine integrali perché possono causare dolori addominali e coliche; in questi casi è sempre meglio verificare insieme al proprio medico ed eventualmente a un professionista della nutrizione la tollerabilità o meno degli alimenti integrali, insieme ai diversi tipi di verdura e legumi;
  • Aumentando la peristalsi, la fibra può peggiorare disturbi di dissenteria dovuta all’assunzione di farmaci: in questi casi è meglio evitare di assumere fibre integrali.

Conclusioni:

I vantaggi del consumo di farine integrali rispetto alle raffinate sono evidenti e per questo si raccomanda di includerle sempre all’interno di una dieta varia, sana ed equilibrata.

Vanno evitate solo in caso di particolari patologie intestinali o in caso di diarrea, visto che favoriscono la peristalsi e l’evacuazione.

Importante è saper scegliere correttamente le farine da acquistare, che siano prodotti integrali “veri” e non raffinati con l’aggiunta successiva di crusca ed è sicuramente più raccomandabile acquistare prodotti biologici.

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